Sono ormai tre settimane che lavoro online.

Grazie a skype sono entrata nelle vostre case. Ho lavorato in modo diverso con tanti dei ragazzi che conoscevo da tempo. Ho visto camerette e cucine, conosciuto fratelli, animali domestici, e lati diversi dei ragazzi. Apprezzo tantissimo il lavoro di queste giornate. Non dobbiamo più lottare con le scadenze delle verifiche e possiamo dedicarci finalmente, con serenità, all’apprendimento. Che bellissima utopia.

So, però, che per tanti, ancora più del solito, la scuola oggi è una fonte di grande stress. Mi piacerebbe esservi vicino in questo momento, perciò ho deciso di scrivere qualche riga che parla di strategie di sopravvivenza e autonomia, prendete le mie parole come quelle di un’amica che vi vuole e bene e che vi pensa. Non voglio spiegare cosa è giusto o cosa è sbagliato, vorrei potervi offrire la mia prospettiva nella speranza che per qualcuno possa essere utile ad alleggerire le proprie giornate.

1. Stabilisci degli orari da dedicare alla scuola, e vigila perchè siano rispettati. Non permettere che la scuola invada completamente le giornate di tuo figlio e della tua famiglia, se il tempo stabilito non è abbastanza, comunicalo agli insegnanti, comunica che i compiti e lo studio sono troppi per tuo figlio. Sarà cura dell’insegnante intervenire e modificare la didattica. D’altra parte, presta attenzione che il lavoro scolastico non venga sottovalutato, ricorda a tuo figlio che queste non sono vacanze (purtroppo!) ma solo un modo diverso di andare a scuola.

2. Aiuta tuo figlio ad imparare a gestire autonomamente le piattaforme della scuola. Il computer, il registro elettronico, meet, skype, nuvola, edmodo… eccetera eccetera. La scuola sta utilizzando tantissime piattaforme diverse, è vero che li chiamiamo nativi digitali, ma no. I ragazzi spesso non sono in grado di fare tutto da soli. Prenditi del tempo per capire come funzionano queste piattaforme, su internet ci sono molti tutorial, e poi spiega in modo semplice a tuo figlio come fare. È necessario che diventi autonomo a gestire queste piattaforme. Sono la scuola di questi giorni. È importante che impari a collegarsi alle lezioni, a controllare i compiti e ad inviare i compiti agli insegnanti dopo averli svolti. Se impararà, potrà farlo da solo. Se vorrai potrai supervisionare, ma lascia fare a lui! Non toccare il mouse quando lo usa lui! Guidalo a parole, con pazienza. Altrimenti, sai che frustrazione!

3. Aiuta tuo figlio ad imparare ad organizzare lezioni e scadenze. I diari sono spariti, e purtroppo, a volte, è tutto spezzettato in app diverse e pagine web differenti. Aiuta tuo figlio a gestire gli impegni delle lezioni online e le scadenze dei compiti in autonomia. Servirà un calendario digitale? O forse sarà sufficiente utilizzare nuovamente il diario? Sperimenta con lui, prendetevi qualche giorno per trovare un sistema che lui possa far funzionare in autonomia. Scrivete tutti gli orari delle lezioni, tutte le cose da studiare e i compiti da consegnare. Una volta che avrà imparato potrai sederti a fianco a lui, una volta al giorno, e farti raccontare cosa ha fatto, ma lascia fare a lui.

4. Aiuta tuo figlio ad imparare ad organizzare i materiali. Ora come ora i quaderni sono utilizzati poco, tanti contenuti sono digitali, ma il digitale scappa, si cancella, si perde. Aiuta tuo figlio a comprendere che è importante gestire il materiale online così come quello cartaceo. Aiutalo a capire l’importanza di tenere traccia dei video che gli insegnanti gli chiedono di guardare, magari basta scrivere sul quaderno la data e due parole di riassunto sul video, stessa cosa per le videolezioni. Fagli stampare i compiti fatti a computer e incollare sul quaderno. O forse preferite conservarli in digitale, in questo caso è necessaria una buona organizzazione di cartelle nel pc. Non è utile tenere qualcosa nella galleria delle foto, qualcosa sulla piattaforma della scuola, qualcosa nel quaderno, trovate insieme un sistema unico, che tuo figlio possa imparare ad utilizzare e a gestire quotidianamente da solo.

5. Rimani genitore. Ti ho appena suggerito di aiutare tuo figlio a fare diverse cose, ma cerca di non diventare l’insegnante di tuo figlio. Aiutalo a trovare soluzioni per gestire le novità, ma poi, piano piano lascialo proseguire da solo. Un genitore può affiancare, supportare, stimolare, ma non spiega e non fa gli esercizi. Se tuo figlio non capisce un argomento, o non riesce a risolvere un esercizio, aiutalo a riferirlo agli insegnanti e chiedete a loro di intervenire. È loro il compito spiegare e aiutare a comprendere.

6. Tuo figlio sa come fare. Spesso affiancando i ragazzi nei compiti ci sostituiamo a loro e così facendo non vediamo cosa sono in grado di fare. Invece di sostituirti a lui, fagli delle domande. “Ah devi fare questo esercizio, come puoi risolverlo? Apri il quaderno, guarda se hai fatto qualcosa di simile in passato. Apri il libro, vedi se c’è un esercizio guida. Come fate di solito a scuola?”. Il più delle volte le cose non sono completamente nuove, semplicemente i ragazzi non le riconoscono o le hanno dimenticate, indirizza tuo figlio nella strada giusta, non fare al suo posto. 

7. Sfrutta internet e le estensioni digitali dei libri scolastici. Su youtube ci sono tantissimi insegnanti che spiegano le materie e gli argomenti più disparati. Cercando su google, troverai tantissime mappe concettuali già pronte. Tutti i libri scolastici hanno dei contenuti online di approfondimento, sì bisogna perdere del tempo per registrarsi alle piattaforme delle case editrici, ma nelle copertine dei libri ci sono tutte le istruzioni e nella maggior parte dei casi, i contenuti sono molto utili. Se tuo figlio ti chiede aiuto, cercate insieme una soluzione che lui possa replicare, in autonomia, la prossima volta che si trova in difficoltà, magari utilizzando questi strumenti. Anche se tu sai la risposta, non fornirgliela, lo aiuterai sul momento, ma a lungo termine lui dipenderà da te per imparare. Fai in modo che lui possa trovare in un modo diverso le informazioni di cui ha bisogno, in questo modo diventerà autonomo.

E se qualcosa non funziona. Prendine semplicemente atto, e fermati prima di arrabbiarti.  Interrompi quello che stai facendo con qualcosa di divertente, qualcosa che ti piace. Distraiti. E poi, con nuova energia e spensieratezza, prova una soluzione diversa, forse la precedente non era adatta. Siamo umani. Impariamo per tentativi ed errori. Sorridi. E prima di proporre una soluzione, chiedi a tuo figlio cosa farebbe lui.

E se qualcosa ancora non funziona, chiedi aiuto. Sono certa che non sei solo.

E in ogni caso, io ci sono: trasformiamo lo sportello “fisico” di Stelle sulla Terra in un contatto digitale. Chiamami, whatsappami, scrivimi.
Ti risponderò. Ma abbi pazienza, ho i miei tempi. 

E se tuo figlio se la cava alla grande e non c’è bisogno di nessun intervento, beh, gioisci! Sono molto fiera di voi!

Un grande abbraccio, Ilaria

dott.ssa Ilaria Vaccher – Psicologa e Psicoterapeuta – Presidente Associazione Stelle sulla Terra – email: i.vaccher@stellesullaterra.org – web: www.stellesullaterra.org

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