Spesso si osservano nei bambini e nei ragazzi difficoltà scolastiche quali:

  • Difficoltà nella lettura
  • Difficoltà nella scrittura
  • Difficoltà a svolgere semplici calcoli matematici
  • Affaticabilità eccessiva in seguito a lettura, scrittura o dopo aver svolto i compiti 
  • Anche se ha studiato molto sembra non riuscire ad esprimere correttamente i concetti
  • Difficoltà a comprendere quello che ha appena letto o quanto viene detto
  • Difficoltà a mantenere la concentrazione
  • Difficoltà ad iniziare un compito
  • Estrema lentezza nei compiti scolastici

Che cos’è una valutazione cognitiva e degli apprendimenti?

È una valutazione svolta da uno psicologo che si avvale di test, a valenza statistica, che serve a comprendere i punti di forza e di debolezza del/la ragazzo/a e a fornire risposte alle difficoltà osservate dai genitori o dagli insegnanti.

Come si svolge una valutazione cognitiva e degli apprendimenti?

Una valutazione cognitiva e degli apprendimenti comprende le seguenti fasi:

  1. Incontro informativo: i genitori spiegano le motivazioni per cui richiedono una valutazione, e i professionisti illustrano il percorso più idoneo alle richieste.
  2. Colloquio anamnestico: incontro in cui i professionisti raccolgono le informazioni cliniche relative al/la ragazzo/a. Può essere utile portare tutta la documentazione medica e clinica precedente assieme a quaderni e pagelle scolastiche. Può seguire o essere concomitante con l’incontro informativo.
  3. Incontri di valutazione con il bambino/a o ragazzo/a: 3 o 4 sedute in cui lo psicologo valuterà il livello intellettivo, gli apprendimenti (lettura, scrittura, calcolo e comprensione) e le funzioni cognitive implicate negli apprendimenti scolastici (memoria, attenzione, pianificazione e problem solving).
  4. Colloquio di restituzione e consegna della relazione: al termine della valutazione verrà svolto un colloquio conclusivo con i genitori in cui si forniranno i risultati emersi nel corso degli incontri di valutazione. Successivamente verrà spedita la relazione con le conclusioni cliniche, le ipotesi diagnostiche, e i suggerimenti didattici da fornire agli insegnanti.

Cosa fare in seguito alla valutazione?

Sulla base di quanto emerso nel corso della valutazione i professionisti coinvolti possono consigliare diversi percorsi:

  • Nel caso di Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) è necessario rivolgersi al servizio sanitario pubblico (o ad un ente convenzionato) per emettere una certificazione valida a fini legali (come previsto dalla legge 170/2010), che successivamente dovrà essere fatta pervenire alla scuola per permettere agli insegnanti di stilare un Piano Didattico Personalizzato (PDP).
  • Nel caso di altre difficoltà, come ad esempio di memoria o attenzione, si propenderà verso un profilo di Bisogno Educativo Speciale (BES), per cui è  possibile stilare un Piano Didattico Personalizzato (PDP) come previsto da circolare ministeriale.
  • Si consiglierà il tipo di percorso più adatto alle caratteristiche del bambino/ragazzo per intervenire:
      • iniziare un percorso di potenziamento del metodo di studio.
      • organizzare degli incontri di potenziamento o riabilitazione per lavorare in modo specifico sulle aree deficitarie degli apprendimenti o cognitive.
      • programmare un tutoraggio.
      • altri interventi.
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